Se io avessi un mondo tutto mio, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è. E,viceversa,ciò che è non sarebbe, e ciò che non è,sarebbe!

martedì 9 marzo 2010

bello E' strano...


ehm ehm...come promesso, mi tocca approfittare di questa giornata che ho a disposizione per usare un pc di prestito, in attesa del ritorno del mio vecchio amichetto sgangherato...quindi mi immergo subito in quello che sarà l'ambito da me principalmente trattato...
vi presento uno dei miei cavalli di battaglia, uno dei miei preferiti, nella speranza che possa piacervi...il film è "FUR, un ritratto immaginario di Diane Arbus"di Steven Shainberg..so bene che noi tutte andiamo matte per le cose strane, bizzarre e forse un pò inquietanti..e allora quale film poteva adattarsi meglio a tale idea..la paura del diverso, dell'anormale, può rivelarsi uno strumento di meraviglia quando si entra in contatto con tutto quello che non ha a che fare con il nostro quotidiano, e si comprende che può essere vicino più di quanto ci potessimo aspettare...ce ne dà una straordinaria dimostrazione Nicole Kidman, nel ruolo di Diane Arbus, rivelandoci come possa nascere una storia d'amore fuori dagli schemi e soprattutto al di là dei confini, oserei dire, dell'umano, lasciandosi trascinare in una relazione sentimentale con Lionel (Robert Downey Jr), il vicino di casa, quello della porta accanto che, senza anticipare nulla, ha semplicemente uno strettissimo legame con il titolo del film, e che mostrerà a tutti gli attenti spettatori come le maschere non fanno altro che camuffare le verità più nascoste e profonde, raggiungibili solo da esseri sensibili come la nostra Diane. Disposta ad abbandonare quella vita conformista, da lei non apprezzata del tutto nemmeno in precedenza, si confonderà in un mondo che le permetterà di scavare a fondo nei meandri della creatività, andando oltre l'obiettivo della sua macchina fotografica...imparando ad immortalare la vera essenza delle cose, la quale non si traduce necessariamente con la perfezione estetica e geometrica, preferita dal marito Allan Arbus, fotografo di professione, specchio di quel mondo ordinario che la stimolerà ad evadere...una nota di merito per i giochi di colori e le eccezionali interpretazioni degli attori protagonisti...un invito a scoprire di più sui lavori della fotografa statunitense Diane Arbus, realmente esistita tra il 1923 e il 1971..

1 commento:

  1. aaaaahhhhhhhhh questo famoso film!!!
    hai aumentato la mia voglia di guardarlo!!!
    provverderò a breve come ben sai mia cara Brucaliffo!!!!;)

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